ARCOBALENO, con i suoi colori ci ha accompagnati per tanti anni

La passione, la volontà e, la allora più giovane età, ci univano ai molti ancor più giovani ragazzi, in un cammino di attività che  volevano aiutare la buona crescita e amicizia, dei più piccoli e di coloro vicini all'essere non più ragazzi. Facevamo parte degli  educatori; un arduo compito nel quale cercavamo di mettere del nostro meglio. Trasferte, vittorie, sconfitte e queste ultime verificavano qualche lacrima dei più piccoli; toccava allora ai "Mister" il compito della consolazione, non era così facile far loro comprendere che l'importante era partecipare. Pochi i mezzi che ci permettevano di far fronte alle diverse necessità, non mancava però la disponibilità di qualcuno dal buon cuore. Non mancava qualche acceso scambio di idee tra allenatori, tra questi e i Padri che si sono avvicendati in quegli anni; l'amicizia e il buon senso appianavano poi le piccole divergenze, dimentichi di qualche cruccio, di diatribe, di incomprensioni. La domenica, dopo la S. Messa, mi trovo spesso ai bordi del campo e ritrovo ancora i colori dell'Arcobaleno, impegnati nell'ennesimo confronto e inevitabilmente i ricordi tornano a quei lontani anni; quanto rimpianto per quei tempi che ci vedevano vivere l'amicizia, l'allegria e soprattutto la presenza di tutti. In panchina ancora la buona volontà di altri, con la stessa passione mia e di altri, di quegli indimenticabili amici che ogni volta vedo, ma non più presenti; il groppo mi prende la gola e mordendomi le labbra guardo per terra, assalito da un velo di malinconia. Ad accompagnare i più piccoli vedo Giuseppe Carosso, "il Mister buono", sicuramente avrà trovato il modo di impegnarsi laddove un giorno ci racconterà delle Sue vittorie; vai amico, vinci!
Attilio con i meno giovani, con il compito forse più impegnativo. Non era facile perdesse le staffe, il Suo buon carattere glielo impediva; anche a Te amico caro, auguri di tante vittorie.
Geppe, caro amico, sempre pronto a spartire, addossandosene una buona parte, di ogni lavoro interessante la manutenzione e l'ordine delle  cose. Qualcuno ti ha indegnamente sostituito; sei sempre nei nostri cuori.
Il destino così ha voluto per questi nostri indimenticabili amici, più buono con altri ai quali permette di ricordare Voi e gli  indimenticabili lunghi anni trascorsi assieme in quei compiti che ancora oggi sono ricordati con simpatia dei tanti giovani di allora,  ora padri come noi a quei tempi.

Forza Arcobaleno! Grazie a quanti ancora oggi si adoperano con la stessa nostra passione, portando ai vertici la bandiera dell'Arcobaleno. Vorremmo riunire tutti, coloro che mancano, e i presenti, in un unico grande abbraccio ideale.
Nino Patanè
Gruppo Sportivo Arcobaleno "Lodovico Pavoni"

Il G.S. Arcobaleno è nato nel 1967 per merito di P. Celestino Galli, che nell'ideale sportivo ha sempre avuto tanta fede, e di un gruppo di giovani sportivi e allenatori: Attilio Lampugnani, Attilio Passerini, Ennio Manzini. Nel G.S. vi erano le sezioni di Atletica Leggera e Atletica Pesante. In quegli anni numerosi furono i ragazzi e i giovani della Parrocchia e dell'attiguo Istituto Artigianelli che costituirono il G.S.
Con impegno costante e sacrificio regalarono al G.S. Arcobaleno alcune coppe e molte medaglie. Col passare degli anni, a causa di impegni di lavoro e di famiglia l'Atletica Leggera e l'Atletica Pesante si fermarono e andò a crescere il gruppo del calcio. Il G.S. Arcobaleno prende il nome dal "Gruppo Giovanile Arcobaleno" seguito da Padre Mario Zappa.
Attilio Lampugnani, Ennio Manzini