• IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE 2024-2028

    Con l'elezione del 25 e 26 Maggio ecco composto il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale:

    P. Giorgio Tarter, Antoniazzi Piervito, Bellati Franca, Bianchi Marco, Brioschi Paola, Buglione Giuseppe, Bulciaghi Roberto, Carlino Antonella, Faccini Paolo, Grillo Alessandro, Mandelli Alessandro, Marchica Barbara, Novo Carla, Ocampo Edwin, Panetta Mariarosa, Roncalli Anna, Raggi Annamaria, Servanez Erika, Vaglia Rita, Villa Antonio.

     

  • “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile”: la Proposta pastorale 2024-2025 dell'Arcivescovo
     
    link al testo completo 27 giugno 2024 - È disponibile da ieri nelle librerie cattoliche la Proposta pastorale 2024-2025 dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, dal titolo “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile” (Centro Ambrosiano, pp. 60, euro 4). Il testo della Proposta è liberamente accessibile anche dal portale diocesano. È lo stesso Arcivescovo a spiegare, nell’introduzione, il significato di un titolo provocatorio: «La Proposta pastorale invita a rinnovare la fiducia nella grazia di Dio che basta per perseverare nella vita cristiana e propone di dire “basta!” al male con cui i figli degli uomini tormentano gli altri e se stessi». Dopo avere ricordato che «il centro della proposta pastorale è sempre l’anno liturgico che si distende nell’arco temporale dell’anno» e avere richiamato la necessità di «evitare un consumo individualistico della Messa», l’Arcivescovo ricorda che il prossimo anno pastorale sarà quello dell’introduzione della seconda edizione del Messale Ambrosiano, «occasione per riprendere il tema del celebrare, per rendere le celebrazioni attrattive ed edificanti per tutto il popolo di Dio». In vista del Giubileo della Chiesa Universale, l'Arcivescovo invita a «riconoscere il primato della grazia e quindi l’irrinunciabile dimorare nella dimensione contemplativa della vita». Dunque, aggiunge, «nell’anno giubilare è opportuno che ci sia un tempo, per esempio il mese di gennaio, non tanto per ulteriori riunioni e discussioni, ma per sospendere, per quanto è possibile, le attività ordinarie e vivere un “tempo sabbatico”, dedicato non a fare qualche cosa, ma a raccogliersi in una preghiera più distesa, in conversazioni più gratuite, in serate familiari più tranquille». Nel documento una speciale attenzione è dedicata al sacramento della Riconciliazione, «esposto al rischio di un’enfasi sproporzionata sul “dire i peccati”, piuttosto che sul celebrare la grazia del perdono. È esposto anche al rischio di essere una pratica troppo individualistica. Pertanto è saggio proporre, motivare e curare la celebrazione comunitaria della Riconciliazione con confessione e assoluzione individuale». Mons. Delpini propone che alle porte delle chiese, insieme all’orario delle celebrazioni delle Messe, sia indicato anche l’orario in cui i sacerdoti sono disponibili per il Sacramento. Il testo è poi completato da una seconda parte – “Annuncio, missione, sinodalità: ricòrdati del cammino percorso” - in cui l’Arcivescovo ripercorre alcuni passi compiuti in questi anni dalla Chiesa ambrosiana, come la creazione delle Comunità pastorali, la celebrazione del Sinodo minore “Chiesa dalle genti” e più recentemente la creazione delle Assemblee sinodali decanali e il rinnovo dei Consigli pastorali di Parrocchie e Comunità pastorali. Cliccando sull’immagine in alto è possibile accedere all'intervista video che l'Arcivescovo ha rilasciato ai media diocesani per presentare sinteticamente i contenuti della Proposta pastorale.

  • La nuova Agenda Diocesana

    Dal 21 maggio è online sul portale diocesano il nuovo strumento di visualizzazione dell’Agenda diocesana che è stato completamente rivisto per cercare di fornire una consultazione quanto più possibile intuitiva e per aggiungere nuove funzionalità.

    Segnaliamo in particolare: la visualizzazione in stile planner mensile; l'evidenziazione dei giorni liturgici in modo graficamente distinto dagli altri eventi; la semplificazione nella presentazione degli eventi che durano più di un giorno; le funzionalità di ricerca avanzata e di filtro; la possibilità di sincronizzare l’Agenda diocesana con il proprio calendario personale (sullo smartphone, su Outlook, su app di calendario, ecc.) mantenendola costantemente aggiornata; la possibilità di creare un "widget" da inserire su pagine parrocchiali.

    Queste funzioni sono illustrate in un video-tutorial realizzato da don Luca Fossati,  dell’Ufficio Comunicazioni Sociali.

  • Oratorio Estivo 2024: Via Vai! Scarica la foto di gruppo in HR: FOTO DI GRUPPO In un tempo iperconnesso, in una società basata sulla performance e la visibilità, sommersi da informazioni, notizie, scoop e guru della felicità, del benessere e della ricchezza, è facile sentirsi spaesati, inadeguati e trascinati da correnti che tirano verso ogni direzione. Chi deve ancora incamminarsi ha difficoltà a scegliere quale strada prendere e chi è già per strada rischia di perdersi. Senza una segnaletica chiara, è facile lasciarsi andare e farsi trasportare, oppure bloccarsi e non saper più fare un passo. La vita cristiana è guidata da una persona, un uomo che ha indicato, tracciato e vissuto una strada precisa. Una vita dinamica, in cammino verso una meta che – però – non va rincorsa o raggiunta in fretta. Gesù, durante la sua salita a Gerusalemme, fa delle deviazioni, incontra le persone e fa esperienza di una itineranza costitutiva dell’essere umano. Dio stesso è in cammino e ci indica il sentiero della vita. «Mi indicherai il sentiero della vita» non è una richiesta, una speranza, ma è una certezza per il credente che trova una guida, una bussola e un compagno di viaggio, un Dio che è «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6). «La metafora del cammino costituisce da sempre uno dei paradigmi per descrivere l’esistenza umana». Solo l’esperienza dell’itineranza consente all’uomo di essere, divenire e rimanere veramente tale, poiché gli permette di maturare una profonda conoscenza di sé. In questo Oratorio estivo 2024 il tema centrale sarà però il pellegrinaggio, che non è solo un camminare, ma nasconde un significato profondo. Il pellegrinaggio suppone un cammino, ma non viceversa; un pellegrinaggio ha una meta, che dà senso al cammino e lo orienta, ma è una direzionalità che rimane sempre aperta all’imprevedibile, agli incontri, alle deviazioni. Cercando la definizione di pellegrinaggio sul dizionario troviamo: «Pratica devota consistente nel recarsi collettivamente o individualmente a un luogo sacro per compiere speciali atti di devozione, spec. a scopo votivo o penitenziale» (Treccani). Questo ci fa capire come il pellegrinaggio, oltre a essere un particolare modo di mettersi in cammino, predispone a uno stato d’animo, un desiderio di incontro con Dio. Non è però ovvio né scontato dove Egli si incontri. Nel suo peregrinare, Gesù va incontro alla gente e non ha premura di arrivare: non è qualificante il luogo, ma l’incontro e la relazione; è la dinamica di un cammino faticoso, che incontra delle resistenze e che fa paura, ma che proprio per questo è autentico. Un pellegrinaggio orientato, sì, ma non per questo pre-definito. Non è solo mettere un passo davanti all’altro: «il pellegrinaggio ci insegna ad abitare quella terra di mezzo sottesa tra realtà e identità, tra corpo e anima, tra materia e pensiero. Il pellegrinaggio permette di collegare e di far vivere la dimensione più terrena e umana insieme a quella spirituale». Se dovessimo dirlo con altre parole, peregrinare è “camminare con i piedi saldi a terra ma con il cuore verso il cielo”. Il pellegrinaggio è quindi in grado di mettere in connessione la parte più corporea dell’uomo con quella spirituale. Guardando tra le pieghe di questa esperienza itinerante possiamo cogliere ciò che caratterizza l’essere umano: i sensi, i limiti, il corpo, i tempi, le emozioni… Tutte dinamiche vissute a pieno anche da Gesù, riconoscibili nei Vangeli. Infatti, «il pellegrinaggio e il cammino rappresentano la chiave di lettura privilegiata anche per comprendere meglio l’identità di Gesù ovvero dell’uomo-Dio». Per riassumere, il pellegrinaggio è un “luogo” fertile per coltivare e custodire la propria interiorità. Se il viaggio fisico del pellegrino è orientato da una meta, la via interiore è guidata da una domanda: Chi non si interroga e non sa porsi le giuste domande è destinato a rimanere tutta la vita in superficie. Del resto l’uomo è sempre enigma poiché è anzitutto domanda a se stesso; per questo il cammino interiore non si può mai considerare concluso e per questo è sempre contraddistinto dal continuo tendere e mai al definitivo approdo. Partire in pellegrinaggio significa avere una domanda, ma anche, più radicalmente, riconoscere di essere domanda.

La nuova Agenda Diocesana

Dal 21 maggio è online sul portale diocesano il nuovo strumento di visualizzazione dell’Agenda diocesana che è stato completamente rivisto per cercare di fornire una consultazione quanto più possibile intuitiva e per aggiungere nuove funzionalità.

Segnaliamo in particolare: la visualizzazione in stile planner mensile; l'evidenziazione dei giorni liturgici in modo graficamente distinto dagli altri eventi; la semplificazione nella presentazione degli eventi che durano più di un giorno; le funzionalità di ricerca avanzata e di filtro; la possibilità di sincronizzare l’Agenda diocesana con il proprio calendario personale (sullo smartphone, su Outlook, su app di calendario, ecc.) mantenendola costantemente aggiornata; la possibilità di creare un "widget" da inserire su pagine parrocchiali.

Queste funzioni sono illustrate in un video-tutorial realizzato da don Luca Fossati,  dell’Ufficio Comunicazioni Sociali.